mercoledì 5 marzo 2008

Sanremo è Sanremo!


Anche quest’anno mi è toccata la trasferta Sanremese per raccontare il Festival della canzone Italiana!
In quanto “vecchia volpe dell’etere”, ogni anno mi avventuro per l’Italia tramite i microfoni di SANREMO ON LINE (approfitto per salutare gli amici dello staff: Maurizio Burato, Max Pirisi, Luca Lombardi, Elena Ballarani).
Decido di partire lunedì 25 alle 9,20.
In modo rocambolesco, a piedi (confidavo in qualcuno che mi accompagnasse alla stazione con l’auto ma…nisba!), con il trolley che si cappottava ad ogni buchino del selciato (ehmm…immaginate quindi quante volte), riesco a saltare sul treno diretta alla città dei fiori, dove giungo dopo 5 ore e mezza!
Non faccio a tempo ad arrivare che c’è il primo scoop: un tizio minaccia di buttarsi da un tetto nella centrale piazza Colombo (non ho ancora capito se per Cristoforo o per il copioso numero di piccioni scagazzanti ovunque!)!
La cosa sconvolgente non era tanto la recriminazione di ‘sto povero disgraziato (munito di microfono…ma… chi glielo ha passato??!!), quanto come commentava la vicenda il capannello di gente che aspettava di sotto!
“Noooo, non si butta…è tutta scena!”,
“Ma sì, almeno ci movimenta il pomeriggio!”,
“Alloraaaa??? Cosa stai aspettando? Ti butti o no???”.
Beh, un simile cinismo è quantomeno spiazzante!
La settimana è andata avanti fra mille polemiche (in quei giorni TUTTI sanno TUTTO e danno tanta aria ai denti invece di preoccuparsi di cose più importanti), dati auditel, personaggi stravaganti (a Sanremo si riversa il peggio della tv e della società), interviste a noti e meno noti, tanti caffè, poche ore di sonno e canzoni fino alla nausea!
A proposito di queste ultime, mi sono molto soffermata sui testi.
Alcuni mi hanno dato parecchio da pensare:

“COLPO DI FULMINE” Giò di Tonno e Lola Ponce, la canzone vincitrice

LUI Perdutamente mia ora più che mai viva un raggio della luna caduto su di me
LEI Perdutamente tua d'amore e d'incoscienza
LEI prendimi sotto la pioggia
LUI Stringimi sotto la pioggia
INSIEME la vita ti darò.

“L’AMORE NON SI SPIEGA” Sergio Cammariere

L'amore non si spiega
Fa girare il mondo e poi
Se non c’è diventa tutto inutile...
E ora cosa non farò per amare
Cosa non farò per te
Tu sola sei l’amore
Tu sola sei per me
Dimmi che vorrai stare al mio fianco
Dimmi che sarai solo per me
Dimmi che consolerai il mio pianto
Ed io vivrò solo per te...

“A FERRO E FUOCO” Mario Venuti

Che ne diresti se si andasse a fare un giro in sella a una canzone che parla ancor d'amore?
Io la canto a te, a dispetto di ogni logica
Ti stupiresti di trovarti all'improvviso in vetta a un'emozione sconosciuta al cuore...
Metto a ferro e fuoco il mondo intero per averti ancora accanto
metto a ferro e fuoco anche il destino se ha voluto darmi tanto non me lo toglierà.

“IL SOLITO SESSO” Max Gazzè

Correrò veloce contro le valanghe per poi regalarti la fiamma del vulcano, respirerò dove l’abisso discende e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma solo potessi un giorno vendere il mondo intero in cambio del tuo amore vero!

Amore, amore ed ancora amore!
Un simile linguaggio, oggi, è verosimile?
Esistono ancora le donne che dicono: sono “perdutamente tua”?
Onestamente credo di no, io stessa avrei un certo pudore nel dirlo…anche se, confesso, mi piacerebbe molto!
Mi chiedo: e se i conflitti uomo/donna risiedessero anche nell'assenza di esternazioni di questo tipo?

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