lunedì 23 marzo 2009

Il club delle comari

Già da qualche giorno, il mio rito del caffè del mattino è accompagnato dall’allegro ciarlare di 4 vecchie comari! Il tema di oggi era un povero sventurato, figlio della signora tal dei tali, la vicina della Bruna, quella il cui marito ha l’edicola all’angolo! “Sai, quello non è nemmeno fidanzato! Ed è passatello direi...avrà 40-45 anni!”. “Eh ma ormai gli uomini sono così! Anche perchè oggigiorno quello che veramente vogliono (ci siamo capite, no?) se lo prendono senza problemi!”. “ Già, una volta o andavano da quelle oppure si dovevano sposare per forza!” “E’ proprio uno schifo!” Non sapevo se ridere o piangere... il caffè mi è andato comunque di traverso!

giovedì 19 marzo 2009

Mio padre muore ogni giorno

Mio padre muore ogni giorno. Quando lo sguardo cade sul suo orologio al mio polso, quando giocherello con il suo anello troppo largo per me ma che non voglio far stringere. Mio padre muore ogni giorno. Quando mi guardo le mani e vedo i suoi mignoli, quando ascolto le canzoni che piacevano a lui. Mio padre muore ogni giorno. Quando parlo con termini strani e prendo in giro i miei colleghi proprio come faceva lui. Mio padre muore ogni giorno, io muoio un po’ ogni giorno quando ho bisogno di aiuto e sento disperatamente la sua assenza, quando la paura di dimenticare il suono della sua voce mi assale. Mio padre muore ogni giorno nei miei occhi, negli occhi di mia madre. Dicono che si muore solo se si viene dimenticati. Mio padre vive, ogni giorno. Sempre.

lunedì 16 marzo 2009

Amarcord

I ricordi usano il cellulare e ti chiamano alle 6 del pomeriggio di domenica! Ieri ho risentito 3 matti, uno dei quali non mi capitava di sentire da quasi 20 anni (e che infatti non ho riconosciuto subito!)! Miracoli di Facebook! Ebbene sì, non sempre è invadente ed insopportabile, talvolta funge davvero allo scopo e ti fa ritrovare antiche amicizie. Quelle persone che hai amato ma che hai perduto perchè la vita è fatta anche di questo, di lavoro che ti porta in altre città e di esigenze che ti allontanano dalla strada della spensieratezza abbandonando chi avresti voluto tenere con te per sempre. E così Facebook funziona davvero e scorri all'indietro le pagine della tua vita, scopri che uno è finito a levante, l’altro a ponente, organizzi discussioni a 4 in cui ciascuno dice la sua e continui a scrivere il libro della tua vita con cose vecchie ma allo stesso tempo nuove, ti diverti e ti senti strano, più vecchio ma anche giovane come allora. Li vedi in foto, qualcuno è ingrassato, qualcun’altro sembra cambiato poco ma ha i capelli spruzzati di bianco, trovi le foto dei figli e ti sembra di rivedere i tuoi amici com’erano quando li hai conosciuti tu. Sorridi e ti viene voglia di riabbracciarli. Ieri raccontavo di questo a mia madre ed era tutta contenta! Mi ha detto: “Sono i tuoi amici di sempre e non ti hanno dimenticata, non è bellissimo?”... sì, lo è!