lunedì 24 novembre 2008

La prima neve della stagione


Benché ci fosse il sole, da diversi giorni la sentivo nell'aria.

In parecchi mi hanno sentita dire: "Uhmm...tira aria di neve" e quasi tutti hanno riso ed esclamato "che capisci tu che sei del sud??!!".

Al momento ho taciuto ma dentro di me covava la vendetta...tiè!

Col mio naso non si scherza!!!!

Tutto un altro vivere


Viali già illuminati a festa; addobbi di gran moda, bianchi o viola, dappertutto; dolci delle feste in bella mostra nelle pasticcerie.
Quand’ero piccina, Natale arrivava a Dicembre e le decorazioni, l’albero o il presepe si approntavano l’otto.
I regali non erano a decine per ciascun componente della famiglia!
Ne ricevevo uno da mamma e papà, uno dai nonni materni ed uno da quelli paterni e se si aggregava qualche zio o qualche amico, al limite, ce n’era qualcuno in più.
Non erano mai particolarmente costosi, si preferiva spendere un po’ di più per la spesa alimentare.
Detta così, potrebbe sembrare che la mia fosse una famiglia di morti di fame...tutt’altro! Eravamo benestanti... ma con il senso della misura!
Tutto un altro vivere, certamente più soddisfacente.
Il superfluo te lo concedevi di tanto in tanto e l’attesa contribuiva ad amplificare il piacere.

lunedì 10 novembre 2008

Finalmente


Lo cercavo da più di sei mesi. L'ho trovato ieri.


Maggio 1940. Le truppe della Wehrmacht dilagano in Belgio e minacciano i confini della Francia. Dalle Ardenne, dove è stato promulgato un ordine di evacuazione generale, sciami di profughi lasciano le loro case prendendo d'assalto i pochi treni disponibili. Nel carro bestiame di un convoglio che procede lentissimo verso il sud - e che viene continuamente fermato in piena campagna, parcheggiato per ore su linee secondarie, bombardato dagli Stuka tedeschi -, un uomo privo di ogni qualità, miope e di salute cagionevole, un uomo con una piccola vita mediocre e mediocremente serena, incontra una donna di cui non saprà altro, per tutto il tempo che passeranno insieme, se non che è una cèca di origine ebrea, e che è stata in prigione a Namur. Fra loro, all'inizio del lungo viaggio che li porterà fino alla Rochelle, non ci sono che sguardi. Ma un po' alla volta, senza che nulla sia stato detto, le due solitarie creature diventano inseparabili; finché, durante la prima notte che passano l'uno accanto all'altro sulla paglia ammucchiata per terra, confusi fra altri corpi sconosciuti, accadrà qualcosa di inimmaginabile. Sarà l'inizio di una passione amorosa di cui Simenon ci racconta (caso rarissimo) anche i momenti di più bruciante erotismo; una passione che isolerà un uomo e una donna che fino a poche ore prima ignoravano l'esistenza stessa l'uno dell'altro da tutto ciò che accade intorno a loro (l'occupazione tedesca, i convogli di sfollati, il tendone da circo che li ospita insieme ad altre decine di profughi), chiudendoli in un bozzolo fatto di desiderio e di gioco - e di una scandalosa, disperata, effimera felicità.

martedì 4 novembre 2008

Lo spot!

Ecco quello che succede quando lavori con una masnada di pazzi da legare!
Kiara la copywriter, Dario lo speaker, Jerry al montaggio...Federico ha solo riso ma, lavorando, ha permesso il cazzeggio altrui!

Vi adoro tutti!

lunedì 3 novembre 2008

M.T.C

Prendo spunto dall’esperienza della cara amica e collega Tabby per raccontare del fenomeno M.T.C., ormai dilagante. Ciascuno di noi ne ha più di uno nel carnet. Saperli individuare può essere impresa ardua se sei un soggetto sensibile, o magari in un momento psicologico tale da essere più indifeso di altri. Gli M.T.C. sono intelligenti e spiccatamente egocentrici. Sanno essere spiritosi, ironici (e questo li rende affascinanti) ma sono anche ambigui, contraddittori, mendaci e soprattutto incostanti. Spesso sono eccessivamente critici, giudicano e condannano, talora sono cinici e sprezzanti. Certamente sono molto più propensi ad ascoltare la mente piuttosto che il cuore, sono incapaci d’innamorarsi ed è facile che si lascino attrarre dalle apparenze e dalla forma esteriore, non da qualità interiori. Nella relazione cercano di avere sempre il controllo della situazione evitando un coinvolgimento totale. Subire il loro fascino può essere devastante: si perde fiducia in se stessi e dignità; ci si logora cercando di decrittare i vari comportamenti. Tutto sbagliato, perchè gli M.T.C. sono così e basta, non c’è nulla da capire! Vanno solo EVITATI. Purtroppo non esiste lo scudo protettivo (anche se ascoltare i super partes aiuta), quindi si può sempre cadere vittima di un M.T.C., ma l’esperienza personale mi permette di dare una parola di speranza...si guarisce! Possono passare anni, nel frattempo si soffre moltissimo aspettando risposte che non arriveranno mai... finché all’improvviso qualcosa, un dettaglio, una risposta apparentemente insignificante, t’illumina la stanza e finalmente vedi tutto con chiarezza. Meschinità, crudeltà, squallore. Del resto, da una Maestosa Testa di C...o cosa vuoi aspettarti?