Le persone non cambiano.
La gente è la solita.
E’ quella della luce delle candele e quella delle lampadine a risparmio energetico.
E’ gente che ha fame.
Di soldi, di consensi, d'amore.
E’ quella che corre senza sapere dove va, la stessa che inciampa nel prossimo perché proprio non riesce più a vederlo.
La stessa che si annulla nel vino o su di una striscia di coca.
Ebeti urlanti sugli spalti di un arena, un tempo, o di uno stadio, oggi.
Da millenni “il mondo è paese”, allora mi chiedo: "perché a cambiare devo esser sempre io?".
Come se tutto dipendesse dalla sottoscritta!
Se mi fanno un torto, devo sforzarmi di comprendere le ragioni di chi lo ha commesso e non reagire con veemenza, come sono solita fare!
Io devo "smussare" le asprezze del mio carattere.
Io devo "controllare" i miei atteggiamenti e le mie risposte.
Io devo "sorridere" perchè solo così il mio viso diviene radioso.
Gli altri non mi devono mai nulla!
Gli altri possono incazzarsi, urlare, essere ingiusti, tenere il broncio!
Gli altri possono non salutare, non rispondere.
Fate, fate pure!
Solo, non piangete quando il giocattolo si sarà rotto!
giovedì 24 gennaio 2008
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