Mi piace camminare, guardarmi intorno.
Anche quest’oggi c’era il sole e la mia passeggiata mattutina si prospettava dunque ancor più piacevole.
In inverno, l’aria fresca sul viso mi sveglia e mi regala vitalità.
Oggi era giorno di mercato.
La piazza e le strade brulicavano di formichine, un po’ cicale, pronte a lasciare sulle bancarelle una parte di quei soldini faticosamente guadagnati.
Nonostante ci fosse tanto da osservare, stamane ho optato per un percorso con il naso all’insù.
Nel breve tragitto da casa all’ufficio, ho scrutato i palazzi, i loro balconi.
Ho notato gli alberi spogli di foglie.
Un gruppo di finestre con fiori finti sul davanzale.
Mi sono accorta che in via Farini sono ancora presenti le decorazioni natalizie, forse perché aiutano nelle vendite!
Alle 9 del mattino alcuni negozi erano ancora chiusi, però!
Quindi ho pensato: “se si decidessero a lavorare veramente (perché un orario 9,30 – 12,30 e 16,00 – 19,30… NON E’ LAVORARE!), probabilmente non avrebbero bisogno di “ausili” ormai obsoleti!”.
Per esempio potrebbero contare sugli acquisti di gente come me che, invece, li trova chiusi all’andata ed al ritorno!
La libreria era aperta, pronta per “il giorno della memoria” con tanto di vetrina dedicata: testi sul fascismo, il nazismo, diari di adolescenti nei campi di sterminio (non c’è mica solo Anna Frank!) bla, bla, bla.
Il 27 Gennaio è una ricorrenza istituita dal Parlamento Italiano con la legge n. 211 del 20 luglio 2000.
Il primo articolo definisce così le finalità: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”.
Benissimo, tutto molto serio… no-bi-lis-si-mo!
Divertente è sapere che un mare di gente, a distanza di oltre 60 anni, ancora ci specula!
Scommettiamo che il 28 gennaio, nella vetrina della libreria, troneggerà Harry Potter???!!!
La strada verso la mia giornata iniziava a farsi difficile!
Proseguendo lungo la via, ho constatato che la maestosa chiesa sfoggiava una facciata molto ben ristrutturata: mattoncini in cotto talmente lindi da sembrare quasi rosa, statue bianchissime… peccato che le parti laterali, affacciate sui vicoli e dunque meno visibili, fossero color nero fumo!
La cultura dell’apparire applicata ai monumenti mi mancava!
Proprio mentre stavo per essere assalita dal quotidiano disgusto, pochi passi più avanti,
la visione della finestra di un abbaino mi ha riconciliata con il mondo!
Deliziosamente piccina, come quelle delle case di bambola.
Tendine candide, molto semplici.
Attaccata sui vetri, una serie di cuori rossi!
Il gusto è senz’altro discutibile ma l’intento è strepitoso!
Grazie.
venerdì 25 gennaio 2008
Cuori alla finestra
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