Ti scocciava andare in bicicletta da solo! Quanti anni sono
passati da quando decidesti che dovevo essere la tua compagna di pedalate
domenicali? Più di dieci di sicuro!
Comprasti la mia bici a Bari e poi te la portasti in treno
fino a Trani. Che sorrisone avevi quando entrasti in casa! Una mountain bike
Bottecchia blu elettrico! Ricordo che me la registrasti a misura nel salotto di
casa! I pedali, il sellino, il manubrio e via, a fare un giretto di prova nei
dintorni di casa. La prima domenica c’era un sole che spaccava le pietre e noi
andammo su quelle infami strade sterrate dietro il circolo tennis…salitelle e
discese, salitelle e discese…pant, pant! Te possino Pa’! Te la ridevi a vedermi
arrancare, eh? Era solo questione di tempo, però! Eri in forma, sì ma ci misi poco a mettermi
in pari…e a superarti!
Te la ridevi lo stesso, però, anche se facevi fatica a
starmi dietro! Erano davvero belle le nostre gitarelle insieme. Bastava così
poco per capirsi e volersi bene…senza dircelo mai, solo con gli sguardi. Sapessi
che rammarico ho di averti lasciato andare da solo tante domeniche. Che vuoi
farci? Non potevo sapere che presto avrei pagato qualunque cifra per rifare con
te quelle schifosissime stradelle sterrate.
Dopo che mi hai lasciata per sempre, la Bottecchia è rimasta in garage a
fare la polvere, insieme al mio cuore. A Reggio Emilia ce n’è tanta di gente
che va in bici. Ci sono le ciclabili e tante opportunità di fare i giri che ti
piaceva tanto fare ma…beh, Pa’ non avevo voglia di andarci senza di te! L’ho
usata ogni tanto per piccoli giretti in città, poca cosa, sai non è il massimo
della comodità per andare a fare la spesa! Finchè un giorno l’ho portata a fare
una bella revisioncina ed ho deciso di farle mettere un…ehm…cestino sul davanti
in modo da poterla usare un po’ più spesso (sì lo so, le ho fatto una cosa
orribile ma io devo poter mettere la borsa da qualche parte, oh!)! Ciò
nonostante è rimasta in garage a fare la polvere, troppa tristezza, troppi
ricordi. Ad eccezione dell’anno scorso, quando qualcuno mi ha chiesto di
muoverci in bici! Non potevo raccontare i retroscena che m’impedivano di usarla
senza che tu fossi con me, quindi ho fatto lo sforzo di superare il trauma! Poi
sono finite anche quelle passeggiate e la bici è tornata al ricovero! Ma c’è
una novità Pa’! Da qualche settimana, sto facendo delle piccole escursioni! E’
successo una domenica in cui il dolore era così forte da stordirmi. Una
domenica in cui i pensieri negativi ti sommergono e tu rischi di soccombere. Ho
voluto provare a fare un giro con te ed i nostri bei ricordi. Ha funzionato
Pa’! Ho trovato un posto che ti sarebbe piaciuto un mucchio e, piano, piano, ho
rimesso in moto le gambine! Quella domenica ci ho messo due ore a fare un giro
che adesso faccio in mezz’ora! Quindi ora, non appena ne ho l’occasione, monto
in bici e andiamo…io e te. Oggi avrei potuto fare di più, infatti non avevo
voglia di rientrare…ma devo andarci piano, anche se mi sento in grado di fare
di più. Grazie Pa’! Dell’amore… e della bici blu!