Venduta.
Ho venduto la mia Casa, quella con la c maiuscola.
Quella che mi aveva
conquistata subito ma che ha dovuto aspettare mesi e mesi che mi rendessi conto che era davvero lei il mio desiderio.
Quella che è divenuta il mio rifugio, anziché il nido di una coppia di sposi.
La Casa che mi è parso di dover costruire mattone su mattone, che mi ha fatto spaccare la schiena per tinteggiare delle pareti enormi, infinite. Una casa che non ho nemmeno potuto completare come volevo ma che ho amato tanto.
Ho trascorso una settimana di devastazione psicologica in cui mi è toccato decidere cosa imballare e cosa buttare, o vendere e, alla fine, non sono nemmeno riuscita a dirle addio.
Avrei voluto avere più tempo per stare lì, seduta sulle scale a pensare... come avevo fatto tante volte.
Mi rimangono i ricordi, il video di una cena fra amici, qualche foto scattata con il cellulare quando ci ho trascorso l'ultimo Natale, nel 2006 e poi l'ultima ripresa fatta da Aldo il 2 Febbraio, dove non faccio che piangere!
Non ci sono ancora i soldi sul mio conto corrente, tutti mi dicono che il rimpianto svanirà una volta visto l'accredito, chissà...temo invece che piangerò, ancora una volta.
Nessun commento:
Posta un commento