giovedì 14 gennaio 2010

Bubù settete

L'idea di partenza era quella di chiudere il blog perché andavo in vacanza.

Una volta rientrata, ho dovuto affrontare un po' di cambiamenti in ufficio, quindi, presa da altre cose, mi sono "distratta" e non l'ho più aggiornato, anche se mi ripromettevo di farlo. Finché mi è passata la voglia.

Così come mi è passata la voglia di tante cose. Benché non ci siano drammi che giustifichino sconforto e sfiducia, è così che mi sento. Sento di non avere un futuro, sento di non avere un ruolo ben definito e che la mia vita non ha un gran ragione di essere.

Quindi cosa scrivere? Questo?

E come potrei di fronte alle tragedie che tanti patiscono? Non sono così spudorata.

Quindi mi accuccio, sto zitta e aspetto.

Ieri, mentre ero sofferente, quasi immobilizzata da un risentimento del nervo sciatico, qualcuno ha commentato il post precedente ed ha scritto: "Peccato. Ho scoperto da poco e per caso il tuo blog, ma so già che i tuoi brani da leggere tutto d'un fiato mi mancheranno. Sei una persona straordinariamente ricca, quindi spero che saprai ritrovare lo spirito e le forze che esprimi così bene nelle tue righe. Ricorda che nella vita niente è definitivo, e soprattutto che dietro l'angolo non si celano sempre e solo cose brutte. Ci sono anche le sorprese. Risollevati e vai a scoprirle...".

Ho scritto questo post perché ad un pensiero così carino e gentile non si può proprio non rispondere. Caro lettore/rice, non mi sono proprio risollevata (beh, oggi è anche peggio di ieri e bloccata come sono è già tanto che riesca a stare seduta!!!) e l'angolo dietro il quale pare che ci siano delle belle sorprese mi sembra lontanissimo e difficile da raggiungere ma almeno ho tirato il naso fuori dal piumone, è qualcosa, no?!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certamente. Ti auguro un pronto recupero fisico, perchè vedo che quello morale è già cominciato. A presto su queste pagine!

Spina ha detto...

Grazie dell'attenzione e dell'augurio, farò del mio meglio.