giovedì 23 aprile 2009

Le chef c'est moi!





“Una notizia che farà la gioia di chef e casalinghe di tutto il mondo: è ancora il Giappone a proporre una rivelazione sensazionale.
Gli scienziati della Tohoku University hanno scoperto che un'intensa attività ai fornelli migliora l'afflusso di sangue nella corteccia pre-frontale,
una zona del cervello con funzione di controllo del processo decisionale e delle capacità di calcolo.
L’esperimento, condotto su quindici donne tra i 35 ed i 55 anni, con tecniche supersofisticate, come la tomografia ottica, ha evidenziato che dedicarsi all’arte della cucina richiede complesse azioni cerebrali, tali da mantenere il cervello attivo e vitale.
L’effetto è positivo anche sugli uomini: con un corso di cucina di tre mesi, seguito per almeno 15 minuti al giorno, l’attività della corteccia pre-frontale si fa ben evidente. Aumentano così le capacità previsionali e di calcolo. Un modo semplice e divertente per mantenere in forma una delle aree del cervello più importanti per le attività cognitive!” fonte: Encanta.it


Cucino dall’età di 12 anni e mi piace moltissimo...farlo per gli altri, qualcuno che apprezzi!
Ed allora mi scateno con pasta fatta in casa, torte, creme, salse, sughi, biscotti, marmellate, pizze ecc. ecc.
Per me sola, invece, un disastro!
Mi voglio talmente bene che mi arrangio con cose pronte (le meno sane, insomma)!
La notizia di cui sopra spiega come mai da fidanzata sono una forza della natura inarrestabile e da single l’indolenza fatta a persona!
E spiega anche com’è che divento sempre più cretina ogni giorno che passa, l’ultima torta di mele risale a due mesi fa (vedi foto)!!!

mercoledì 8 aprile 2009

Soldi, oro, diamanti, pietre preziose

Il titolo di questo post è solo uno specchietto per le allodole. Infatti, uno dei vantaggi di un blog può risiedere nel fatto che alcune parole chiave richiamino l’attenzione di una determinata categoria. Oggi spero proprio che l’allodola lettrice possa essere un ladro, un topo d’appartamento (ammesso che sappia leggere, cosa della quale non sono troppo sicura). Ad ogni modo, io ci provo. A te dico che sei feccia. Nella scala sociale non hai valore, sei meno dell’immondizia. Violi quei luoghi sacri che sono le case delle famiglie, dove ogni bene, ogni centesimo è sudato con il lavoro. Ti appropri di cose che a te fruttano pochi spiccioli ma che hanno un valore affettivo inestimabile per chi viene derubato. Frughi fra gli effetti personali, metti a soqquadro le esistenze incurante del disgusto che susciterà il pensiero di mani lerce che hanno toccato indumenti, biancheria, mobili, oggetti. E’ facile per te, no? Nessun impegno, nessuno sforzo, nessun sacrificio e, purtroppo, nessuna punizione. Fai vomitare. Il mio augurio per te è che il cibo che ingurgiti, ogni giorno ti avveleni un po’ fino a morirne fra dolori strazianti, questo è ciò che meriti.